Trama
In un casotto da spiaggia, situato probabilmente a Ostia (Roma) ad agosto, si
alternano e accavallano le storie e le vicissitudini di vari personaggi,
alquanto bizzarri e assortiti: due amici romani con due autostoppiste appena “abbordate”,
due motocicliste che cercano di raggirare un funzionario delle assicurazioni,
due militari con il pallino della palestra e del fisico, una coppia di nonni
che vogliono accalappiare un ingenuo fanciullo per la loro nipote incinta, una
coppia che deve ancora consumare il primo rapporto e un prete davvero particolare...
Commento
Una delle commedie più singolari ed esilaranti degli
anni '70, con un cast davvero variegato e di facce note al pubblico odierno. A
brillare fra la compagnia d'attori troviamo un giovane Gigi Proietti che ci dimostra la sua già precoce bravura
di attore e improvvisatore, Michele
Placido alle "prime armi" con il cinema, inoltre un bravissimo Franco Citti e un dissacrante
Stoppa riempiono con lo schermo e l'angusto set del "casotto" con
le loro performance e abilità recitative.
I personaggi ruotano e si muovono a turno quasi come
all'interno di un allegro "capannone da circo": il regista, tramite
la location della cabina pubblica del lido di mare, coglie l'occasione per
offrire la divertente (e dissacrante) visione di uno spaccato di società non
proprio bellissimo e motivo di vanto, e con tinte grottesche che sfiorano a
volte il tragicomico in alcune scene, soprattutto nelle parti finali con
l'istrionico Tognazzi.
Molto bravo
anche Ninetto Davoli (attore di teatro e presente in molti film di Pasolini) con un ruolo
marginale alla trama ma capace di riempire lo schermo senza un repertorio di
battute ma esclusivamente con un sorriso solare e contagiosissimo. Un ruolo un po’
singolare e scomodo quello affibbiato a Placido, il cui personaggio e la
relativa interpretazione rimangono leggermente sottotono rispetto agli altri
membri del cast più goliardici ed irriverenti. Da notare la presenza di una
giovanissima e semplice Jodie Foster
con tanto di parlata romanesca, irriconoscibile se paragonata agli ultimi anni
e ovviamente coperta dal doppiaggio italiano.
Dal punto di vista tecnico, le scene del film sono
girate, per quasi tutta la visione, in interni, praticamente all'interno della
quadrangolare cabina, con sporadiche e piuttosto lente carrellate della
cinepresa intorno ai muri come per immortalare quegli spazi. Le poche scene
girate in esterni sono quella iniziale sulla spiaggia pubblica di Ostia e
quella del sogno (divertentissimo) di Proietti in uno scenario incontaminato di
montagna lungo le pendici di un ruscello e con la Deneuve davanti una anonima
chiesa. Molto semplice e artigianale la piccola colonna sonora che accompagna i
titoli di testa e coda del film.
Conclusioni
Si tratta di un capolavoro-commedia, merito di Citti
che usa gli ingredienti giusti, una particolare scenografia ed è unico nel suo
eccellente montaggio d'autore. Probabilmente le intenzioni del regista
potrebbero essere quelle di rappresentare i lati e le volontà più losche e
dissacranti dell’umanità locale o di intrattenere e divertire il pubblico
creando grottesche e singolari situazioni; a ogni modo, sta di fatto che come
livello di recitazione e prove degli attori e come originalità di
sceneggiatura, siamo di fronte a una brillante commedia italiana da vedere e
rivedere specialmente in famiglia e in estate.
Massimiliano Rosini
(28 agosto 2015)