Ieri mattina un uomo pesantemente armato
è salito sul treno Thalys alla stazione di Rotterdam è si è barricato nella
toilette; si pensa che volesse organizzare un attentato sul suolo europeo, se
non sullo stesso treno. Il potenziale terrorista di matrice islamica si è messo
ad urlare di avere una bomba e di essere pronto a fare saltare in aria sé
stesso insieme a tutto il convoglio e di non avere niente da perdere.
La tratta è quella tra Amsterdam e Parigi
e il treno è sempre il Thalys sul
quale, meno di un mese fa, un cittadino marocchino di venticinque anni aveva
sparato all’impazzata prima di essere immobilizzato da tre militari americani e
un britannico che si trovavano per caso in vacanza. La compagnia ferroviaria Thalys ha subito diramato un comunicato stampa
per tranquillizzare i viaggiatori in cui viene spiegata l’efficienza dei
controlli di sicurezza e che non c’è nessun pericolo in corso perché tutti i treni sono stati controllati.
L’allarme sicurezza nelle stazioni,
tuttavia, si fa sentire forte più che mai; in nemmeno un mese per due volte i treni internazionali sono
diventati il bersaglio degli attacchi dei terroristi legati all’ISIS e alle
altre organizzazioni dell’estremismo islamico. Sono stati rafforzati molto i
controlli ma l’episodio di ieri rende evidente che ancora non basta, e in molti
pensano che anche nelle stazioni ci dovrebbero essere gli stessi sistemi di
sicurezza presenti negli aeroporti dopo i gravi fatti dell’11 settembre.
Dopo lo sventato attentato del 21 agosto,
il Belgio ha già messo in campo controlli molto più serrati in tutte le stazioni
per i passeggeri dei treni internazionali; i viaggiatori vengono invitati ad
arrivare in stazione con un certo anticipo e i bagagli vengono controllati
minuziosamente. Una portavoce delle ferrovie belghe ha ribadito in
un’intervista all’emittente Euronews che i controlli continueranno e saranno
anche più approfonditi qualora venissero notati individui o bagagli sospetti.
È ormai evidente che l’obiettivo dei terroristi è colpire il cuore dell’Europa
attraverso uno dei mezzi di locomozione più usati dai cittadini; il treno fino
a poco tempo fa era un bersaglio sensibile e si spera che l’intensificarsi dei
controlli riesca ad evitare potenziali minacce.
(19 settembre 2015)