Ebola, un virus tra i più letali
al mondo, è ancora una volta al centro delle cronache: dopo la terribile
epidemia che ha colpito l’Africa occidentale nel 2014 e che continua ad
uccidere in Guinea, Sierra Leone, Liberia e Nigeria, è di pochi giorni fa la
notizia che sta per partire la prima
sperimentazione umana di un vaccino per l'immunizzazione preventiva contro
questo virus per il quale non esiste cura. Anche se la velocità di trasmissione
del virus è nettamente diminuita, non si esclude che in futuro possano
verificarsi nuovamente epidemie molto violente.
Il vaccino è stato studiato e messo a punto dalla casa farmaceutica Janssen, che fa capo
alla multinazionale Johnson &
Johnson, e dalla Bavarian Nordic,
con il contributo dell'Unione Europea e del Dipartimento della Salute degli
Stati Uniti. La sperimentazione ha lo scopo di verificare la sicurezza e la
tollerabilità del vaccino sull'uomo e si svolgerà in Sierra Leone, dove la
febbre emorragica causata dal virus non è stata ancora debellata.
Si tratta di un vaccino
“prime-boost”: il paziente viene sottoposto ad una prima inoculazione che
sensibilizza il sistema immunitario (“prime”) e successivamente ad una seconda
somministrazione che potenzia la risposta immune dell'organismo (“boost”). I risultati
degli studi preclinici dimostrano che il vaccino debella completamente la
trasmissione del ceppo Kikwit Zaire, una forma del virus affine a quella che ha
ucciso, in meno di un anno, oltre 11.300 persone delle oltre 28.000 infettate
in Africa.
Laura Ripamonti
(2 novembre 2015)