La
piccola isola greca di Chios ospita sul suo territorio ben due campi
profughi che accolgono sopratutto cittadini siriani in fuga dalla
guerra, arrivati in Europa passando dalla Turchia.
Vite in attesa di una risposta
Le
condizioni di vita nei campi sono ormai al limite della sopportazione
umana: manca tutto e non ci sono abbastanza cibo e medicinali per
tutti, senza contare la totale mancanza di scuole. Per gli abitanti
dei campi le giornate sono scandite dalle code per il ritiro dei
moduli per la domanda di asilo ma i tempi della burocrazia sono molto
lenti e aspettare una risposta è snervante per tutti.
Il
sindaco di Chios è a corto di fondi e sta chiedendo inutilmente al
governo greco di aiutarlo nella gestione dei campi che diventano ogni
giorno più onerosi nonostante il supporto di organizzazioni non
governative, impegnate soprattutto nella preparazione e distribuzione
dei pasti.
Mancano
in modo particolare medici e infermieri in grado di fare fronte alle
malattie che inevitabilmente proliferano in un ambiente affollato e
malsano; si registrano anche liti e accoltellamenti. Nei campi
convivono persone di diverse etnie che mal si sopportano e gli
scontri sono all'ordine del giorno; la situazione è davvero
insostenibile anche perché gli ospedali sono lontani e mal
attrezzati.
Il
sindaco ha spiegato all'emittente Euronews: “Sarà il bel tempo o
ci saranno dietro ragioni politiche. Non mi interessa conoscere le
motivazioni, so che quanto sta accadendo è duro per gli isolani e
anche per i profughi. Non posso biasimare la Turchia, né lamentarmi
per quanto sta facendo. La Turchia è uno Stato indipendente e agisce
da sola, noi qui in Europa dovremo piuttosto fare la nostra
politica”.
In
Turchia i controlli sono severissimi e molti che tentavano via mare
di raggiungere la Grecia sono stati fermati e arrestati prima che
potessero intraprendere la traversata, anche se alcuni sono riusciti
a scappare.
Da
quando Unione Europea e Turchia hanno stretto un accordo per limitare
il flusso migratorio il numero di sbarchi in Grecia è diminuito
sensibilmente, ma negli ultimi giorni si è registrato un aumento dei
migranti e questo vuole dire che la soluzione al problema migratorio
ancora lontanissima.