Dopo
aspri combattimenti la città irachena di
Ramadiè tornata sotto il controllo del governo iracheno grazie ad una
operazione condotta dalle forze speciali dell'esercito iracheno; i miliziani
dell'ISIS sarebbero in fuga disordinata e alcuni di loro sarebbero anche stati
catturati e uccisi. Nel
maggio scorso l'esercito del Califfo
nero aveva preso il controllo della città e subito erano iniziate le
violenze contro i civili che erano stati costretti a conversioni forzate alla
religione islamica e ad una rigida osservanza delle regole del Corano; molti
sono fuggiti abbandonando le proprie case e tutti i beni rimasti sono stati
requisiti dagli islamisti.
La
battaglia per Ramadi è durata due
settimane ed è costata centinaia di morti da entrambe le parti; ora i
militari dell'esercito iracheno possono dire di avere ottenuto la prima vera
vittoria sullo Stato islamico e stanno provvedendo alla messa in sicurezza
della città, mentre gli artificieri stanno disinnescando mine ed altre trappole
esplosive lasciate dagli islamisti. Le truppe irachene sono state addestrate da
personale militare della coalizione internazionale e finalmente il duro lavoro
sta dando i frutti sperati; hanno avuto un ruolo fondamentale nella riconquista
della città anche i continui raid aerei statunitensi che hanno gravemente
danneggiato alcune postazioni dell'ISIS. La liberazione di Ramadi è un
passo in avanti molto importante nella lotta al terrorismo
perché la città irachena ha un altissimo valore simbolico e strategico; si
trova a soli cento chilometri dalla capitale Baghdad ed è sulla strada
principale che collega Baghdad a Mossul, altro grande centro strategico, nonché
base di partenza dei più grandi oleodotti che attraversano il Paese. Il
leader del Califfato Al Baghdadi,
dopo sette mesi di silenzio, è tornato a farsi sentire negli ultimi giorni
incitando i suoi uomini a continuare la lotta agli infedeli e dicendo che, nonostante
la sconfitta di Ramadi, lo Stato islamico è più che mai forte. Queste
dichiarazioni di forza, tuttavia, sembra che siano state studiate ad arte per
coprire il fatto che rispetto all'anno scorso il sedicente Califfato ha perso
tra il 15 e il 20% dei territori sotto il suo diretto controllo. Adesso
che Ramadi è tornata sotto controllo governativo il prossimo passo deve necessariamente essere la riconquista di Mossul;
con un'attenta gestione di queste due città l'esercito iracheno potrà dire di
avere la strada spianata per la vittoria contro gli islamisti.
(29
dicembre 2015)
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